giovedì 5 gennaio 2012

40 anni, ancora vergine


Si, va beh! Come inizio non è il massimo ma comunque vada eccomi qua. Questa è la mia storia. Sono i miei pensieri. I miei incubi. Le mie illusioni. Le mie speranze che ancora vivono nonostante mi trovi nella sconcertante situazione di essere ancora vergine a 40 anni suonati. Non sono un bell’uomo. Non mi considero piacente ma comunque non sono neppure da gettare via nella spazzatura.
Ovviamente la prima domanda da fare a un quarant’enne verginello è: ma sei per caso gay? La domanda non è legittima perché predispone una persona a voler essere giudicata per quello che realmente non è. Ebbene, sono un “normalissimo” eterosessuale. Mi piacciono le gnocche. Mi piacciono molto le donne ma il mio passato mi ha devastato a tal punto che ogni tenue tentativo si ferma immediatamente. Timidezza, egoismo, paura di sbagliare o di offendere, il compiangersi, situazione economica precaria che non mi piazza proprio bene sul mercato. Tutto questo e ben altro mi hanno condizionato… in peggio.
Un tempo aveva un piccolo blog su splinder. Poco seguito e mal gestito. Presi per un periodo di tempo a scrivere in un diario personale. Mi piaceva, ma non condividerne le cazzate era riduttivo perché tutto sommato mi piace parlare e confrontarmi con altre idee.
Abito a Milano. Sono un libero professionista e ironia della sorte ho a volte a che fare con bellissime donne. Non ho l’automobile perché non mi interessa. Viaggio in scooter o in bicicletta. Mi piace l’arte e vado spesso al cinema da solo o con gli amici (anch’essi ovviamente sfigati).
Ho scoperto di non essere solo e che anche molte donne sono rimaste vergini a tarda età. Questo mio diario è nato per far sentire la mia voce, per far capire che non si è soli e anche se si passano le festività da soli, vale pur sempre la pena continuare a sperare.